BLW. GIORNO6. ORGANIZZAZIONE CERCASI

Hai presente quelle notti in cui ti svegli per il caldo, per la sete, per il piccolo che vuole mangiare e poi non riesci più a dormire perché inizi a pensare?!? Hai presente quelle mattine in cui, ancora nel dormiveglia, ti sembra di avere tutto sotto controllo e dopo un attimo sei convinta di non avere nulla sotto controllo?!? Ecco. Questa sono io stamattina. Di solito funziona così quando decido di dare un ordine e un senso alle cose. Quando penso: “ok, ora è il momento di agire!” Grande energia, seguita da momenti di sconforto.

I miei uomini dormono e io sono al computer. Voglio mettere nero su bianco le conquiste della giornata di ieri, cercare informazioni nutrizionali su internet, scoprire ricette per la famiglia e, perché no, trovare corsi o seminari su nutrizione e alimentazione.

Dunque, la giornata di ieri. E’ stata una giornata piena: nuovi assaggi per il piccolo e un pieno di amicizia e affetto per me, perché finalmente ho passato un meraviglioso pomeriggio con la mia migliore amica. La zia d’America di Achille, come si definisce lei 🙂 Tante chiacchiere, confronti, pettegolezzi, ma soprattutto tante confidenze tra mamme. Se Nina e Achille vivessero nella stessa città sarebbe una meraviglia, vero Maria?

Achille ieri ha assaggiato il pane toscano senza sale e la carne rossa. Avevo provato qualche giorno fa a dargli un pezzo di pane senza sale, ordinato in una panetteria sotto casa, ma era piuttosto morbido e la crosta si spezzava in maniera irregolare, formando delle punte. Non ero tranquilla e ho deciso di toglierglielo, sostituendo il suo momento di scoperta e gioco con un pezzetto di banana.

Con il toscano va decisamente meglio. Gli dò un bel pezzetto di crosta con poca mollica attaccata. Lo prende in mano con facilità e inizia ad ammorbidirlo con la saliva. Lo mangiucchia tutto, finché non lo riduce in poltiglia e quello che non riesce a infilare in bocca va un po’ ovunque. Nel frattempo è pronta la carne rossa: un pezzetto di filetto, tagliato da me al coltello e cotto al vapore per 7 minuti. Una delizia: il resto del filetto l’ho mangiato io, solo con l’aggiunta di un po’ di sale.

Mi siedo a tavola e aspetto qualche istante per far raffreddare un po’ la carne. L’attesa di Achille è buffa: mi guarda divertito dal seggiolone, ride, picchia le mani sul tavolino, guarda curioso quello che faccio. Il suo buon umore mi fa pensare di essere sulla strada giusta, mangiare per lui sta diventando un momento gioioso all’interno della giornata. Bene così, continuiamo.

Gli propongo un pezzo di pane e il bastoncino di filetto, in modo che possa scegliere. Viene attirato dal filetto e inizia un momento di scoperta commovente.

Lo tocca, lo gira tra le mani, lo osserva attentamente: ha un’espressione perplessa all’inizio, probabilmente perchè la carne è tiepida e lui non ha mai toccato nulla di caldo. Dopo un paio di minuti decide di portarla alla bocca: buono! Mi sembra di leggere questo sul suo viso. Stacca dei bei pezzetti di carne e inizia a tenerli in bocca e a passare il bolo a destra e a sinistra. Lo controllo per bene, ho paura che abbia esagerato con le dimensioni, ma non sembra spaventato. In un paio di occasioni tossisce e addirittura vomita un pochino. Un bell’impegno questa carne. Lui non si scompone e prosegue. Fino a quando mi accorgo che sbadiglia un paio di volte: decido che è il momento di concludere l’assaggio. Ho paura che la stanchezza possa distrarlo e rendere il gioco pericoloso. Gli tolgo il pezzo di carne rimasto già un po’ morsicato e, per non buttar via nulla, lo mangio io. Pazzesco: è totalmente insapore. A poco a poco il cucciolo buongustaio ha spolpato e succhiato tutta la carne, un bel pranzetto quello di oggi!

Cosa ho imparato?

1.  W il pane toscano! Scegliere il pane giusto non è stato facile. Pensavo che un pane con la crosta dura potesse essere pericoloso, invece è l’ideale. Al contrario i panini morbidi hanno troppa mollica e non sono facili da tenere in mano a 6 mesi. La crosta del toscano si ammorbidisce bene con la saliva e diventa poltiglia. La prossima volta lo proverò con un po’ di olio EVO e magari con del pomodoro.

2. La scelta delle materie prime porta via tanto tempo, almeno in una prima fase, ma è necessaria. Nei miei giretti alla scoperta del quartiere, ad esempio, ho trovato un negozietto che il mercoledì ha le uova fresche: mercoledì uovo!

3. Ho iniziato a tenere un quadernetto con la lista degli ingredienti inseriti e alcune piccole ricette che trovo su internet e nei libri. Tenere sott’occhio ciò che assaggia mi aiuta a decidere le proposte future: ora ad esempio è il momento di provare i legumi!

Sento di essere già un po’ più organizzata e tranquilla. Un passettino alla volta, questo è il segreto no? Bisogna solo ricordarselo ogni tanto 😉

Questa voce è stata pubblicata il 13 giugno 2015 alle 9:39. È archiviata in primo mese di BLW con tag , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Segui tutti i commenti qui con il feed RSS di questo articolo.

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